Si tratta di una valvola di miscelazione ad iniezione, montata sul ritorno verso la centrale termica, che assicura al circolatore lato impianto di ricevere la quantità d'acqua necessaria a mantenere costante la temperatura di mandata impostata sul corpo valvola  e letta dal bulbo di temperatura montato sulla croce lato mandata del collettore a valle del circolatore impianto. La valvola apre  eiettando solo la quota di portata in eccesso. Con quest'accorgimento la valvola miscelatrice diventa molto più piccola (Kvs più basso) perchè non deve gestire più tutta la portata di impianto, ma solamente la parte di alta temperatura in eccesso che non serve a dare la potenza nominale con il salto termico impostato. La regolazione è molto più stabile ed il servocomando non "impazzisce", soprattutto ai carichi ridotti. E' possibile avere una maggiore "autorità" nell'impianto, cioè determinare meglio le condizioni di lavoro. Per la partenza a freddo richiede più tempo per andare a regime. Ideale quando a monte abbiamo temperature in ingresso oltre i 50°C. Necessita sempre di un circolatore a monte (ad esempio il circolatore di caldaia o un circolatore di rilancio se si pesca da un accumulo inerziale) che garantisca una prevalenza residua  di almeno 1,5 m.c.a.